Educazione alla Cittadinanza Globale

Educazione alla Cittadinanza Globale

Il percorso storico nella comunità internazionale e in Italia

A cura di Piera Gioda

Il kit pedagogico Tutta un’altra storia intende dare un contributo fattivo all’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) in Italia, adottando la definizione di Global Citizen Education proposta alla comunità internazionale dall’UNESCO nel 2015:

“Il concetto di cittadinanza è andato evolvendo nel corso del tempo. Storicamente la cittadinanza non era un diritto esteso a tutti, per esempio solo gli uomini o i proprietari di beni godevano dei diritti di cittadinanza. Durante lo scorso secolo si è assistito a un graduale spostamento verso un concetto più inclusivo di cittadinanza, influenzato dallo sviluppo di diritti civili, politici e sociali. Attualmente, la concezione di cittadinanza nazionale varia da paese a paese e rispecchia, fra gli altri fattori, anche le differenze politiche e storiche. 

Un mondo sempre più globalizzato ha fatto emergere nuove domande sul significato di cittadinanza e sulle sue dimensioni globali. Sebbene il concetto di cittadinanza che va oltre lo stato-nazione non sia nuovo, i cambiamenti dello scenario mondiale, come per esempio la firma di accordi e trattati internazionali, la crescita di organizzazioni transnazionali, aziende e movimenti della società civile, così come lo sviluppo di quadri normativi per i diritti umani, hanno avuto rilevanti implicazioni per la cittadinanza globale.

Cittadinanza globale significa senso di appartenenza a una comunità più ampia e un’umanità condivisa, interdipendenza politica, economica, sociale e culturale e un intreccio fra il locale, il nazionale e il globale.”

Il crescente interesse per la cittadinanza globale ha comportato una maggiore attenzione alla dimensione globale dell’educazione alla cittadinanza e alle sue implicazioni per le politiche, i curricoli, l’insegnamento e l’apprendimento. L’educazione alla cittadinanza globale include tre dimensioni concettuali fondamentali:

DIMENSIONE COGNITIVA
Acquisire conoscenze, analisi e pensiero critico circa le questioni globali, regionali, nazionali e locali e l’interazione e l’interdipendenza dei diversi paesi e dei diversi popoli.
DIMENSIONE SOCIO-AFFETTIVA
Sviluppare un senso di appartenenza ad una comune umanità, condividerne i valori e le responsabilità, empatia, solidarietà e rispetto delle differenze e dell’alterità.
DIMENSIONE COMPORTAMENTALE
Agire in maniera efficace e responsabile a livello locale, nazionale e globale per un mondo più sostenibile e pacifico.

L’Agenda 2030 ha inserito nel Target 4.7. un impegno per tutti gli stati che l’hanno sottoscritta il 25 settembre del 2015: Entro il 2030, assicurarsi che tutti i discenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.”

L’ECG considera l’educazione come un’azione trasformativa, basata sull’utilizzo di metodologie didattiche innovative fondate sul dialogo e la riflessione, che mettono al centro chi apprende. Implica perciò un approccio sistemico a temi e problemi, così come ai rapporti fra contesti locali, regionali, planetari. Rimanda a una consapevolezza civica su scala mondiale, che sappia affrontare e promuovere i temi della democrazia, della pace, della sostenibilità e dei diritti umani. Insieme allo sviluppo del pensiero critico e delle abilità di ascolto e dialogo, sollecita un ruolo attivo sia come singoli, sia a livello collettivo nel rispetto dei principi di giustizia ambientale e sociale aiutando a comprendere come influenzare i processi decisionali a vari livelli.

In Italia

Per tradurre in strategie e azioni il Target 4.7. sono stati redatti due documenti importanti negli ultimi anni: 

  • La Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale, redatto nel 2017 da un tavolo multiattore molto rappresentativo di Ministeri, Enti locali e Enti del Terzo Settore, che è stato approvato dal Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo nel 2020 
  • Il Piano di azione nazionale. Educazione alla cittadinanza globale (PAN ECG) approvato nel maggio 2023.

Quest’ultimo recente documento, che “traduce operativamente gli intenti della Strategia Nazionale”, sintetizza così l’evoluzione storica dell’ECG: “Storicamente l’idea di educazione alla cittadinanza globale nasce dai valori e metodologie fondanti di tre diverse cornici: educazione civica, ai diritti umani e all’uguaglianza di genere, educazione ambientale e educazione allo sviluppo sostenibile. In questo senso l’educazione alla cittadinanza globale risulta essere un concetto sommativo e integrativo, che si è costruito nel tempo a partire da una serie di parole chiave: interconnessione, solidarietà, cittadinanza attiva e responsabile, responsabilità condivisa, visione comune, rispetto dei diritti umani. Questi stessi principi sono molto ben rappresentati anche dall’Agenda 2030 e dall’interrelazione dei suoi 17 Obiettivi e relativi traguardi. Infatti, per comprendere e affrontare la complessità delle sfide globali è necessario un approccio educativo multidimensionale, basato sulle connessioni e le contaminazioni, sull’inter e transdisciplinarità, sulla valorizzazione delle singolarità e delle diversità.”

L’obiettivo è superare la frammentazione educativa e tradurre i principi e i valori dell’educazione alla cittadinanza globale in azioni e cambiamenti significativi, a livello nazionale e locale. 

Il Piano indica degli ambiti tematici e prevede percorsi di Educazione Formale, di Educazione non formale e di Informazione e sensibilizzazione da svolgere nelle Scuole, nelle Università, con i Comuni e gli Enti Locali anche per diffondere i valori dell’Agenda 2030.

 “La promozione dell’ECG prevede il coinvolgimento di una comunità educante e quindi va prevista la costituzione di tavoli intersettoriali di concertazione a tutti i livelli, che lavorino in modo sinergico con i processi già in corso a livello territoriale sulle politiche di sostenibilità. L’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030, per un’istruzione di qualità, e il suo target 4.7, in cui si fa riferimento all’educazione per lo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale, non potranno essere raggiunti senza un coordinamento sinergico tra autorità nazionali, regionali, agenzie nazionali, enti locali, istituzioni educative, soggetti della società civile, istituzioni religiose, privato sociale, operatori economici del mondo profit e nonprofit, media, etc.”


  1.  UNESCO(2018), Educazione alla cittadinanza globale, Temi e obiettivi di apprendimento, Centro per la Cooperazione Internazionale, Trento
  2. https://www.aics.gov.it/wp-content/uploads/2018/04/strategia-ECG-2018.pdf
  3. https://www.aics.gov.it/wp-content/uploads/2023/06/Piano-di-Azione-Nazionale-ECG.pdf