Il Cammino della Speranza
Terminato

Per denunciare le sistematiche violazioni ai diritti delle popolazioni indigene del Brasile, che si sono intensificate dall’entrata in carica del Presidente Jair Bolsonaro, una delegazione di leader indigeni dell’Amazzonia sta visitando 12 Paesi europei, tra cui l’Italia: solo con dialogo diretto con i cittadini e le istituzioni è possibile informare degli impatti che si celano dietro prodotti brasiliani provenienti da aree di conflitto o da terre indigene.

Il loro cammino farà tappa anche a Torino nelle giornate del 20 e 21 ottobre.

Come CISV siamo lieti di far parte del comitato organizzatore che si occupa della loro accoglienza e di invitarvi a incontrare di persona Célia Xakriabá, insegnante e attivista del movimento indigeno, impegnata per la riforma del sistema educativo all’interno del suo popolo; Alberto Terrena, portavoce del villaggio di Buriti, e il giovane attivista Erisvan Guajajara. Saranno accompagnati da Romolo Batista, referente per l’Amazzonia di Greenpeace.

A Torino la delegazione sarà accolta da un coordinamento di associazioni e movimenti, composto da Parents For Future, dal quale parte l’iniziativa a livello internazionale, Acmos, Casa Comune, CISV, Greenpeace, Gruppo Abele, Missionari della Consolata e Fridays For Future Torino.

 

Partecipa

Domenica 20 ottobre dalle ore 15 (partenza dalla Parrocchia Maria Regina della Pace, via Malone 19) partecipazione al Cammino della Speranza che toccherà le aree verdi del Quartiere di Barriera di Milano, dove si trova Casa Speranza, una delle nostre case di accoglienza per richiedenti asilo, e dove siamo impegnati con il progetto Fuoriclasse contro la dispersione scolastica. Vi invitiamo a conoscerlo con una passeggiata per le strade e i parchi, insieme per la cura della nostra casa comune. Cinque tappe, cinque occasioni per condividere testimonianze, canti e danze popolari; a conclusione del cammino ci sarà un momento di festa e scambio.

Tappa finale: alla Parrocchia Maria Ss. Speranza Nostra è previsto l’intervento dei leader indigeni. Sarà visitabile la Mostra: “Amazzonia e Congo. Due polmoni dell’umanità” presso i localidell’oratorio, via Chatillon 41, Torino

Domenica 20 ottobre dalle ore 19.30 presso Casa Acmos (Via Ruggero Leoncavallo, 27)
cena conviviale con i leader indigeni, giovani e migranti. Evento aperto su iscrizione tel. 338.6834147 / 347.8739276)

Lunedì 21 ottobre ore 11 incontro della delegazione con la sindaca della città di Torino, Chiara Appendino, coordinato dai Parents For Future e Fridays for Future di Torino.

Lunedì 21 ottobre dalle ore 12.00 – Incontro all’Università di Torino con Anna Avidano, responsabile CISV area America Latina. L’incontro sarà dedicato all’ascolto della testimonianza dei leader indigeni, coordinato da docenti e ricercatori dell’università.

 

La delegazione è coordinata dall’APIB (Associazione dei Popoli Indigeni del Brasile), supportati da Parents For Future Global, nella campagna intitolata “Sangue indigeno: non una goccia di più” che mira a fare pressione perché si rispettino gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici e sui diritti umani sottoscritti dal Brasile – tra cui l’Accordo di Parigi, la Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei Popoli Indigeni e la Dichiarazione di New York sulle foreste.

«Non si può pensare alla libertà dei popoli indigeni senza garantire la libertà dei territori in cui abitano», ha affermato Célia Xakriabà, in preparazione della visita a Torino.

Ad agosto, un report dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) ha riconosciuto il ruolo delle popolazioni indigene come guardiani della foresta e il loro contributo alle soluzioni climatiche, poiché le loro conoscenze e pratiche sono importanti per la resilienza climatica.

Secondo il Consiglio Indigeno Missionario (CIMI) a partire dal 2019 le invasioni nei territori indigeni si sono intensificate: da gennaio a settembre di quest’anno sono state registrate 160 invasioni in 153 terre indigene, rispetto ai 111 casi simili registrati in 76 territori indigeni nel 2018.

 

Terminato