Riformulare la discussione per superare polarizzazioni e divisioni
A cura di Tana Anglana
Il contenuto di questo strumento didattico si basa sul lavoro che l’International Center for Policy Advocacy (ICPA) ha condotto per definire un nuovo approccio al dialogo sulle migrazioni e concretizzatosi nel Kit di strumenti per riformulare la narrazione sulla migrazione (consultabile online all’indirizzo www.narrativechange.org/it). Tale approccio si basa su teorie consolidate ed esperienze internazionali in campagne di cambiamento della narrazione delle migrazioni centrate sulla tecnica di riformulazione. Al cuore di questa tecnica è la consapevolezza che nei dibattiti ad alto impatto emotivo, come quello attuale sulla migrazione, è importante superare la polarizzazione e puntare sui valori, sui desideri e bisogni comuni, così come sul coinvolgimento emotivo delle parti interessate per aprire al dialogo e a una partecipazione reale.
Nello specifico, il lavoro condotto da ICPA nasce da una visione multidisciplinare dell’advocacy pubblica, attingendo alle discipline di comunicazione politica, economia comportamentale, linguistica cognitiva, psicologia sociale e negoziazione, ma l’obiettivo principale resta la loro applicazione concreta alla comunicazione legata al tema migratorio.
Tale approccio di riformulazione/cambio di narrazione, centrato sulla sfera emotiva, solitamente implica i seguenti elementi:
- Riconoscere le legittime preoccupazioni del pubblico di riferimento (il cosiddetto centro fluido);
- Partire da valori condivisi, positivi, unificanti;
- Focalizzarsi sulla sfera emotiva, parlare di esperienze reali per innescare sentimenti positivi che facciano presa sul pubblico in modo quasi naturale, richiamandosi al cuore più che alla testa;
- Lanciare messaggi positivi, distensivi e propositivi che coinvolgano il pubblico. Solo dopo aver creato sentimenti positivi, sfidare le persone a pensare in modo diverso, per esempio introducendo una nota dissonante.
- Ascoltare, fare domande aperte adottando un linguaggio pacato e ragionevole per dialogare in modo costruttivo sui temi, creando uno spazio che consenta di difendere in modo netto le posizioni inclusive.
La forza di questo approccio sta nel partire da storie e valori condivisi dalla comunità e, attraverso un processo aperto e inclusivo di ascolto reciproco, sfidare con determinazione e chiarezza le posizioni che fanno leva sulle paure e promuovono l’esclusione.
Nel proporre l’adozione dell’approccio di riformulazione, i nostri obiettivi sono:
- Fornire strumenti che consentano di sviluppare le capacità per condurre conversazioni più efficaci sulla migrazione, cercando di coinvolgere e ascoltare persone legittimamente confuse, disorientate e indecise;
- Aprire uno spazio al dialogo per identificare soluzioni orientate alla diversità e all’inclusione;
- Ispirare e incoraggiare persone che vogliono ravvivare un dialogo costruttivo su temi difficili, all’adozione dell’approccio di riformulazione/cambio di narrazione nel proprio lavoro quotidiano.
Dal toolkit ICPA allo strumento didattico
Educare alla comunicazione inclusiva nelle scuole rappresenta un potente strumento per migliorare l’ambiente scolastico e per insegnare ai ragazzi i valori dell’inclusione e della diversità. Una comunicazione inclusiva promuove il rispetto reciproco, la comprensione e la valorizzazione delle differenze individuali, creando un clima di accettazione e tolleranza all’interno della comunità scolastica. Quando gli insegnanti modellano e incoraggiano un linguaggio rispettoso e inclusivo, gli studenti imparano a essere consapevoli delle proprie parole e azioni, sviluppando empatia e sensibilità verso i loro coetanei. Questo non solo migliora il benessere emotivo degli studenti, ma anche l’efficacia dell’apprendimento, poiché un ambiente scolastico inclusivo favorisce un maggiore coinvolgimento e partecipazione da parte di tutti gli studenti. Inoltre, educare alla comunicazione inclusiva prepara i ragazzi per una società sempre più diversificata e globale, dotandoli delle competenze necessarie per collaborare in modo efficace e rispettoso con persone provenienti da background culturali e prospettive diverse. In questo modo, la scuola diventa non solo un luogo di apprendimento accademico, ma anche un laboratorio per la costruzione di relazioni positive e la promozione dell’inclusione sociale.