Halima Hassane ha un grande sorriso sul volto ma una storia molto difficile sulle spalle. Anni fa ha lasciato il suo villaggio natale nel dipartimento di Ouallam per stabilirsi nella zona degli sfollati nel comune di Tillabéri.
Una storia comune a troppe persone in Niger. Ci racconta di aver camminato per diciassette giorni con la sua famiglia per sfuggire all’insicurezza, i ricordi sono lontani ma ancora vivi e dolorosi. Dopo sei anni, è riuscita a costruire una certa tranquillità insieme alla sua famiglia, composta soprattutto da tantissimi nipoti.
Ciò che l’ha aiutata a sostenere una famiglia così numerosa è una capacità acquisita in infanzia: la preparazione del brodo tradizionale “Maari Bi“. Due volte alla settimana, Halima si reca al mercato della città per acquistare le foglie di acetosa e le spezie che usa per cucinare il celebre piatto. La preparazione richiede due giorni di lavoro intenso, fatto di essiccazione, tritatura e cottura delle materie prime.
La ricetta attira tantissimi clienti che la raggiungono fino alla zona degli sfollati per servirsi di una sempre più rara pietanza. “Prima dell’arrivo dei brodi moderni, dannosi per la salute, i nostri nonni in Niger usavano questo brodo tradizionale” dice Halima, che prosegue “Tutte le salse in Niger erano insaporite dall’aroma di questo brodo tradizionale dal gusto inimitabile e molti continuano a volerlo usare in cucina.”
Oggi, a 66 anni, Halima cerca di trasmettere questa passione alla sua famiglia, per non perdere la tradizione e garantire ai nipoti un guadagno. Le elevate richieste sono impossibili da soddisfare senza un’attrezzatura adatta.
Grazie al progetto SAAJAW, sosteniamo 50 donne sfollate a Tillabéri e Gothèye affinché possano svolgere attività generatrici di reddito, come quelle di Halima.
Materie prime, un kit da cucina ma anche formazione in impresa e stesura di un business plan sono alcuni dei sostegni che riceveranno Halima e la sua famiglia. Vi racconteremo presto delle novità!
Intervista di Issa Yacouba – CISV Niger
Il progetto SAAJAW è promosso da CISV e ACRA e sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo AICS.