di Anacleto Gahene (collaboratore a Nyabikere negli anni ’70-’80)
Mi torna spesso in mente la scena del gran numero di donne, ma c’era anche qualche uomo, che con i bambini gonfi di kwashiorkor (= marasma infantile, forma di malnutrizione accompagnata da addome gonfio, ndr) iniziavano nel 1975 a frequentare il Centro e a seguire le lezioni di alimentazione. Le mamme hanno ora il potere di salvare la vita dei loro figli senza ricorrere allo stregone e agli amuleti. Ne conosco molte che non hanno più bisogno di essere seguite a casa dagli animatori, tanto bene hanno compreso l’importanza di un’alimentazione adeguata.
Una volta l’allevamento consisteva nell’avere capra e montone. L’allevamento dei conigli era sconosciuto, quello dei maiali era “dello spagnolo” (missionario rimasto per trent’anni a Nyabikere). L’allevamento dei polli era praticato solo nei grossi centri sperimentali di cui si conosceva a malapena l’esistenza. Ora, invece, tutto questo è stato sperimentato anche dalla popolazione. Ho assistito io stesso all’entusiasmo di giovani e vecchi, quando sulla collina ho introdotto le nuove colture di cavoli, carote, pomodori, peperoni. Ora conosco parecchia gente che vive e guadagna grazie alla coltivazione di questi ortaggi.