Venerdì 16 dicembre 2016 è tornato tra le braccia del Padre don Toni Revelli, assistente spirituale di CISV da quindici anni, quando il fondatore don Giuseppe Riva decise di passargli il testimone.
Toni Revelli ci lascia in eredità la testimonianza di una fede professata non solo a parole ma incarnata nella vita di ogni giorno. Fautore dei venti di rinnovamento espressi con il Concilio Vaticano II, don Toni è stato tra i primi preti operai di Torino, da sempre schierato in difesa della giustizia e dei diritti, pronto a pagare le sue scelte di persona. Come quando nel 1962, cappellano del lavoro in Fiat insieme a don Carlo Carlevaris, fu allontanato per l’eccessivo “anticonformismo” rispetto alle politiche dell’azienda.
Nel 2017 don Toni avrebbe festeggiato 60 anni di vita sacerdotale. Un sacerdozio animato dalla scelta preferenziale per i poveri, per quelle periferie esistenziali tanto care a Papa Francesco. Le popolazioni dell’America Latina presso cui più volte don Revelli ha vissuto, gli immigrati dal Sud (il sud Italia prima, il resto del mondo poi), i senza fissa dimora, i tossicodipendenti, i disabili… tutti accoglieva e tutti abbracciava, con un afflato umano e religioso che l’aveva portato a sentirsi in profonda sintonia con l’associazione CISV. Da lui tanto amata proprio per essere, come scriveva don Toni qualche anno fa, «una comunità laicale aperta al servizio di volontariato, sia locale che internazionale, sostenuta dalla fede e dalla preghiera, missionaria».
Grazie don Toni da tutta la tua comunità per quanto ci hai donato e ci hai insegnato, e per continuare a vegliare su di noi, rischiarando il nostro cammino con il tuo sguardo di nuova luce.