“Desaparecido” sulle pagine dei quotidiani e dei media, il Mali continua a vivere una difficilissima situazione, per le difficoltà di accesso al cibo e per la ricollocazione degli sfollati. «Nel paese si è alle prese con una situazione umanitaria allarmante, per la mancanza di cereali sui mercati, l’aumento dei prezzi e l’isolamento delle regioni a nord» ci racconta Fabio Ricci, coordinatore dei progetti CISV in loco. «Occorre attivarsi al più presto per fronteggiare l’emergenza alimentare, particolarmente grave perché innestata su una situazione precedente di malnutrizione e carestia» dice Fabio, e lancia un appello perché anche dall’Italia diamo il nostro contributo.
Intanto, dopo la riconquista di Timbuctu da parte delle truppe franco-africane, gli jihadisti non si danno per vinti e mettono a punto rappresaglie e attentati, come quello del 20 marzo all’aeroporto. L’intervento militare nel nord del paese ha già causato la chiusura di molte strade e l’allontanamento dei principali attori economici. A Gao durante i combattimenti i piccoli rivenditori, per lo più donne, hanno perso merci e denaro in seguito all’incendio del mercato ortofrutticolo.
Per saperne di più: http://www.scoop.it/t/fabioaumali
Per garantire il diritto al cibo in Mali: http://retedeldono.it/progetti/cisv/mali-alimentare-la-pace