di Elisa Viale, servizio civile Italia con CISV
Dal 23 al 27 settembre, ho avuto la fantastica opportunità di poter partecipare con le mie colleghe in Servizio Civile e altri 20 giovani da tutta Italia all’iniziativa organizzata da FOCSIV “Nuove Gener-azione di Giustizia Ambientale e Sociale”, che si è iscritta all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile, del Mese del Creato e del progetto Make Europe Sustainable for All.
L’obiettivo dell’evento, che si è tenuto presso il Campo Scout di Bracciano, è stato fornire a noi giovani attivisti strumenti utili per capire meglio la realtà sociale d’oggi, in cui il cambiamento climatico è preoccupante e non accenna a rallentare.
L’informazione e la formazione che FOCSIV e i diversi partner ci hanno offerto sono stati un mezzo per imparare ad agire in prima persona, al fine di alimentare l’azione politica e l’alleanza tra giovani e con le organizzazioni della società civile.
Sono stati 4 giorni di seminari, dibattiti, nuove conoscenze e confronti. La discussione si è anche spostata e ampliata all’evento omonimo a Roma: scienziati, rappresentanti di organizzazioni sociali e ambientalistiche, attivisti da ogni parte d’Italia hanno interagito con noi attraverso workshop e laboratori su diversi temi legati alla giustizia ambientale, sociale ed economica.
Uno degli argomenti che abbiamo toccato è stata la coerenza delle politiche nazionali all’interno del quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 promossa dall’ONU: 17 obiettivi intercorrelati – di cui il tredicesimo specifico sulla lotta contro il cambiamento climatico – che rappresentano le sfide comuni a tutti i Paesi, chiamati ad affrontarle nel rispetto degli accordi firmati.
Dibattiti e confronti su macro tematiche nazionali e internazionali si sono alternati a scambi di informazioni, proposte e nuove rivisitazioni dei nostri stili di vita: si è parlato di moda sostenibile, di consumo equo solidale e di tante altre iniziative locali, volte a dare una nuova reinterpretazione a soluzioni e comportamenti che sono già presenti nel nostro immaginario collettivo da decenni.
Il principale intento per noi giovani è stato di combinare il discorso sui comportamenti individuali sostenibili e il consumo critico a un’azione politica efficace capace di generare davvero il cambiamento di cui si è tanto parlato. La presenza di diversi gruppi di attivisti, come Extinction Rebellion e Friday For Future, ha dato una ventata di positività su un dibattito spesso abbandonato a inutili retoriche.
Ed è quindi la nostra volontà di cambiamento, declinata in diversi modi e in differenti forme, che ci ha spinto e ci spinge a impegnarci come membri di una comunità e come cittadini globali di un mondo che non può essere lasciato a se stesso. Dobbiamo essere i divulgatori e le divulgatrici di alternative a tutti i livelli, dal micro al macro, per il raggiungimento di un nuovo paradigma.
A seguito dei vari incontri, momenti di sconforto e disillusione si sono combinati con sentimenti di speranza e determinazione condivisi dall’interno gruppo. Cambiare paradigma non è qualcosa di facile e nemmeno qualcosa che avverrà dall’oggi al domani. Ma, insieme agli altri ragazzi e ragazze che hanno affrontato questo viaggio con me, sono fiduciosa che tante alternative esistono e sono possibili.
Dobbiamo però impegnarci a essere forti, a essere uniti e essere i protagonisti di questo grande ma non impossibile cambiamento.