La popolazione ha risposto sabato all’appello delle organizzazioni della società civile, del movimento “Balai citoyen” e dell’esercito, che chiamavano a una settimana di «operazione mana mana», consistente nel ripulire la città di Ouagadougou.
Numerosi giovani, donne e uomini muniti di scope si sono messi a sgomberare i relitti di automobili, le barriere e i detriti nelle strade di Ouagadougou. Rispondendo all’appello dell’ex sindaco di Ouagadougou, Simon Compaoré, i cittadini burkinabè hanno così ripulito la capitale, in un clima di calma olimpica. Canzoni d’incoraggiamento e clacson degli automobilisti hanno accompagnato l’operazione di pulizia, grazie a cui l’ordine è tornato nella città dopo due giorni di violente manifestazioni contro Blaise Compaoré. I manifestanti avevano distrutto beni pubblici e privati, e compiuto saccheggi su vasta scala, incendiando pneumatici per le strade di Ouaga e riversando in terra cumuli di rifiuti.
Adesso la città è stata ripulita dalla popolazione, inclusa l’Assemblée nationale e l’hôtel Azalai che sono stati sbarazzati dai relitti dei veicoli carbonizzati. L’ex sindaco Simon Compaoré ha spiegato che si tratta di rendere igienico e sano l’ambiente cancellando lo “stigma” delle manifestazioni contro Blaise Compaoré. Le forze di difesa e sicurezza sono chiamate ad assicurare senza indugi le loro attività di messa in sicurezza dei beni e delle persone.
La calma è tornata a Ouagadougou dopo la partenza forzata dal Paese di Blaise Compaoré per la Costa d’Avorio. Numerosi negozi, mercati, rivendite e stazioni di servizio hanno potuto riaprire le porte.
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