Durante gli ultimi mesi dello scorso anno, vi abbiamo raccontato tanto della Colombia, del Popolo Indigeno Nasa e del contesto regionale e nazionale in cui la sua capacità di resistenza e resilienza è sempre necessaria e mossa da speranza.
Anche quest’anno vogliamo continuare a raccontarvi come in uno scenario così complesso e difficile come quello della regione del Cauca, le attività formative, artistiche e culturali costituiscano degli spiragli di luce nel buio contesto di un conflitto interno al Paese che dura da più di 60 anni.
Grazie alla “nostra inviata” Angela, che sta svolgendo un tirocinio universitario con noi, possiamo addentrarci nelle attività che CISV promuove sul territorio grazie al progetto “Continuando a tessere cammini di pace in Colombia”, finanziato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese.
Il Cauca è considerato un territorio strategico dai molteplici attori del conflitto armato, essendo una regione del sud del Paese ricca di risorse naturali, lontana dal controllo e sostegno statale e, ormai, territorio di coltivazioni di prodotti illeciti e traffico d’armi.
La comunità Nasa si è dotata di tanti strumenti per far fronte alla presenza di gruppi armati, alle minacce, agli omicidi delle e dei leader comunitari, all’occupazione delle proprie terre e al loro impoverimento. Sono gli strumenti dell’istruzione, del rafforzamento del senso di comunità attraverso le tradizioni e la lingua ancestrale, delle imprese locali, dell’aprire le porte alla cooperazione internazionale.
È in questo contesto e in questo senso che CISV lavora da anni a fianco della comunità Nasa. Per scalfire il clima di guerra è necessario costruire una cultura di pace, ed è proprio su questo che sono incentrate le tante attività formative previste dal progetto.
La Pace viene intesa a livello macro ma anche micro, partendo dalle persone, dalle famiglie, dalle scuole, dalle comunità. Solo lavorando sulla violenza di genere, sulle ferite lasciate da anni di soprusi e sulla voglia di miglioramento e tranquillità si può pensare a un territorio più sano e forte.
Le formazioni sulla cultura di pace nel Municipio di Toribio, coinvolgono più di 300 persone tra studentə, genitorə e autorità locali e hanno come obiettivo la costruzione partecipativa di eventi e materiale comunicativo sul tema.
“Vivendo per due mesi a Toribio e partecipando in prima persona alle attività, ho potuto imparare molte cose su cosa significa portare avanti un progetto in un contesto come quello della comunità indigena Nasa di Toribio. Soprattutto mi ha permesso di sviluppare conoscenze riguardo alla cultura Nasa e alla sua storia di resistenza e lotta per la difesa dei loro diritti umani.” Ci racconta Angela che ha partecipato ad alcuni dei processi formativi, accompagnando l’organizzazione delle sessioni e sistematizzando le informazioni.
Solo un lavoro strutturato di presa di coscienza, di cura e di diffusione di alternative può incidere su un territorio gravemente ferito da un conflitto che sembra avere fine.
Rimaniamo di fianco a chi lotta per i diritti umani, chi difende gli ecosistemi, chi costruisce pace, chi crede nell’istruzione come opportunità di riscatto. I progetti possono sostenere chi semina speranza e positività.
Continueremo a raccontarvi le attività, le sfide e i successi del Popolo Nasa! Grazie Angela per permetterci di stare vicino alla Colombia che resiste!