Come un appuntamento ormai irrinunciabile, ci ritroviamo online con le Compas dell’associazione ASOREMI direttamente dal Guatemala, per riflettere sul 25 novembre e sull’importanza che la giornata internazionale contro la violenza di genere deve continuare ad avere.
Il lavoro instancabile della Red de Mujeres Ixiles di Nebaj sul proprio territorio è quello di accompagnare in processi di denuncia, autonomia economica ed abitativa le donne che hanno subito atti di violenza sessuale, fisica e psicologica. Le Compas si dedicano anche alla sensibilizzazione e all’educazione su queste tematiche nelle comunità territoriali, accogliendo da sempre la sfida di farlo in un contesto estremamente complesso in questo senso.

Ci facciamo raccontare quali sono le attività previste per la giornata del 25 a Nebaj. “Per quest’anno abbiamo scelto questo slogan: GIUSTIZIA, AUTONOMIA E PROTAGONISMO!” comincia Cristina, “Giustizia per tutte le donne che hanno rotto il silenzio, autonomia attraverso un lavoro degno e più protagonismo nelle istituzioni e in qualsiasi forma di attivismo”.
In questi ultimi anni di lavoro la Red è diventata un’interlocutrice importante per le istituzioni del territorio, dal tribunale al municipio, dall’ospedale fino alla centrale di polizia, sono loro ad esigere un buon trattamento delle donne denuncianti e sopravvissute alla violenza. “Abbiamo lasciato molte petizioni alle nostre istituzioni, una delle attività del 25 sarà proprio quella di andarle a recuperare e controllare che passi in avanti si sono fatti. Le donne hanno bisogno di un trattamento adeguato ed empatico in situazioni così delicate” racconta Catalina, che insieme a Cristina ci accompagna nella nostra ricchissima chiacchierata.
La sensibilità e sensibilizzazione delle Compas in tanti anni ha fatto sì che le donne ma anche gli uomini siano più coscienti. “Sono aumentate le denunce perché è diminuito il livello di sopportazione ed è aumentata la coscienza della non normalità della violenza di genere. Tuttə abbiamo delle storie che fanno sì che ci portiamo dietro delle ferite da curare, lo dimostriamo costantemente nelle nostre azioni quotidiane. Ci occupiamo anche di questo, di curare, insieme, di migliorare, insieme”.

Le parole di Cristina e Catalina sono forti, piene di professionalità ed emozione. Ci teniamo a ricordare loro come per CISV sia un onore poterle accompagnare, essere partner in Guatemala e di come è attraverso l’esempio che quotidianamente ci mostrano che possiamo imparare a riconoscere e combattere la violenza di genere anche qui.
“Possiamo contribuire ogni giorno a far diminuire la violenza di genere, sradicarla completamente è un processo molto lungo, ma con sensibilizzazione, educazione e nuovi servizi stiamo già cambiando il mondo! Continuiamo la nostra lotta, con tantissimo appoggio e tanta fiducia!”
Ringraziamo per il tempo, le riflessioni e l’esempio Cristina e Catalina. Il 25 novembre penseremo anche a chi come loro tutti i giorni combatte, penseremo a “las que estan, las que no estan” (quelle che ci sono e quelle che non ci sono più) come si grida durante le manifestazioni in America Latina.
Se anche voi volete sostenere il lavoro della red de mujeres Ixiles di Nebaj potete fare una donazione qui: https://cisvto.org/progetto/liber%c9%99-dalla-violenza/