Sono 14 giovani ragazzi e ragazze, che il 1 febbraio hanno iniziato l’anno di servizio civile con noi. Si chiamano Marta, Mariluce, Elena, Alice, Carlotta, Valentina, Cécile, Alberto, Giacomo, Francesca, Linda, Nadia, Mimmo e Federica e andranno nei nostri progetti in diversi paesi dell’Africa e dell’America Latina.
Si respira trepidazione in questi giorni: siamo tutti al corso di formazione iniziale, insieme ad altri volontari di LVIA, OVCI e MSP, ong Focsiv con cui ormai da anni si realizza la settimana d’inizio. Si discute di cosa è una ONG, quali sono i suoi campi di azione, cosa è la Focsiv. Ma anche cosa significa approcciare una nuova cultura, affrontare la distanza dagli affetti, essere inserito nel meccanismo di una ONG nei Sud, come affrontare i conflitti… Sono più di 40 i giovani che per 7 giorni (e notti) condividono questi momenti, sotto lo sguardo di 3 sedicenti “arpie” e un papà dal sorriso buono.
Mattini, pomeriggi e anche serate ad ascoltare, esprimere opinioni e, come tutti ormai lamentano, fare cartelloni per fissare i pensieri :-). Sì, un tour de force che speriamo possa essere apprezzato nonostante la sua intensità, nel tentativo di mettere qualche attrezzo in più nella valigia che a breve dovranno preparare. Tante nozioni, tante questioni che scuotono l’animo, tante domande a cui è difficile dare una risposta, perché spesso non c’è una risposta giusta, ma solo una risposta meno sbagliata..
Tanta la fiducia in ballo: quella dei ragazzi nei nostri confronti, quella che noi riponiamo in loro. Alla base un’altra fiducia ancora, quella dei nostri partner al Sud, fiducia costruita negli anni e con fatica. Fiducia che si gioca anche nelle piccole cose quotidiane e che, se da un lato ha richiesto tempo per consolidarsi, dall’altro le basta poco per sgretolarsi… Il tatuaggio dell’ONG sulla pelle, volenti o meno, con una grande responsabilità.
Un’occasione preziosa che speriamo possa far crescere questi ragazzi, ma che aiuti a crescere anche noi ONG, grazie alla ventata di freschezza e di entusiasmo che ci portano. Un anno che è anche una grande opportunità, per poter vedere una situazione completamente altra, per conoscere nuove culture, per affrontare tempeste e stimoli che normalmente si vivono in molti anni… Un’occasione da sfruttare fino in fondo, per tornare più “ricchi” interiormente, con una mente più aperta e più capace di affrontare la realtà nel nostro paese. Un’occasione per dimostrare che l’Italia non è solo quel paese tanto bistrattato da un po’ di tempo a questa parte… per far capire che l’Italia è anche fatta di persone serie responsabili, capaci di solidarietà e di impegno concreto. Per diventare i cittadini che responsabilmente costruiscono il futuro del nostro paese.
Ragazzi, buona strada a tutti, siamo con voi!!!
Katia Bouc, referente servizio civile CISV