Inizia il viaggio verso il 25 novembre
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“L’unica lotta che si perde è quella che si abbandona” – Rigoberta Menchú

A Santa María Nebaj, una cittadina del Guatemala nord-occidentale circondata dalle montagne della Sierra de los Chuchumatanes, si trova la Defensoría della Red de Mujeres Ixhiles, ASOREMI. Qui vivono e operano le Compas. “Compas” ovvero “compañeras”, compagne. Ixil, ovvero il popolo maya originario che abita questi altipiani.

La maggior parte della popolazione Ixil è concentrata in tre municipi del dipartimento di Quiché, di cui sono originari. Negli anni tra il ’79 e gli ’80, i maya-ixil furono vittima di repressione e genocidio da parte dell’esercito guatemalteco nel contesto della guerra civile del Paese, una situazione che costrinse molti a migrare e cercare rifugio in Messico per sopravvivere.

In questo territorio, segnato profondamente dal solco della violenza storica lasciato dal conflitto armato ma anche dal machismo e dalle ingiustizie di genere, ogni giorno queste straordinarie donne combattono contro la violenza e lavorano per promuovere la giustizia e i diritti delle donne ixiles.

Nonostante le sfide dell’operare in un contesto segnato da una lunga storia di discriminazione e conflitti, continuano a offrire sostegno legale e psicologico alle sopravvissute alla violenza. Attraverso ascolto, accompagnamento legale e psico-sociale e azioni concrete, le Compas trasformano le sfide in possibilità, offrendo supporto psicologico e giuridico alle donne che si rivolgono alla Defensoría. Ogni storia che attraversa la Defensoría è diversa, ma tutte parlano di resistenza, di lotta per la dignità e di un futuro migliore.

Ma le Compas non sono solo difensore dei diritti ma anche promotrici di un sogno: quello di un Guatemala in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura, rispettata e valorizzata. Oltre all’accompagnamento alle sopravvissute, il loro impegno va oltre l’assistenza immediata: lavorano per sensibilizzare la comunità, promuovendo un cambiamento che porti al rispetto e alla protezione dei diritti delle donne attraverso la realizzazione di progetti di indipendenza economica, formazioni e spazi di sensibilizzazione. Il contesto di Santa Maria Nebaj è complesso, le disuguaglianze storiche e sociali sono ancora molto presenti, ma con determinazione continuano a lottare per il cambiamento.

Con volontà e coraggio le Compas costruiscono giorno dopo giorno un futuro più giusto per le donne della comunità, sfidando le disuguaglianze e creando spazi sicuri dove le donne possono essere ascoltate e supportate.

Ci faremo guidare fino al 25 novembre dalla loro esperienza, per arrivare più consapevoli a una data così importante per tuttə.

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