Avete mai assaggiato il lait caillè?
Se non lo avete fatto, dovreste. Non immaginatevelo cone un latte giallo e maleodorante, ma come un fresco bicchiere di yogurt naturale, bianco, buono e nutriente. Viene prodotto da ADID, ADENA, FBAJ tre associazioni contadine con cui CISV collabora nel Ferlo, in Sahel, in latterie a servizio delle comunità, dove la donna ha un ruolo fondamentale.
Le ricadute positive della latteria sono sia per chi ci lavora, guadagna e impara un mestiere, sia per la comunità: gli allevatori sanno dove vendere il latte prodotto a un buon prezzo e trovano sul mercato il latte cagliato prodotto in loco, alimento molto proteico e venduto a costi convenienti.
Ma la latteria è soprattutto il posto dove le donne possono essere protagoniste: imparare, lavorare, gestire e decidere. Non è cosa da poco in un paese dove l’uomo regola i tempi e i modi di vivere delle proprie mogli, considerate incapaci di prendere decisioni, relegate alla vita della casa. Realizzare la parità di genere è difficile – lo anche in Europa – e piccoli passi, come la messa in funzione di queste latterie, qui sono azioni straordinarie.
Sono stata a Namarell, un villaggio del Senegal, esattamente un anno fa. Il caldo era torrido fuori dalla capanna, uomini e donne seduti in cerchio nei loro vestiti più eleganti ci raccontavano gli effetti positivi del progetto CISV: “Ci sono stati dei cambiamenti: le donne possono partecipare alle riunioni senza che ci siano pregiudizi, problemi o difficoltà nel convicere i mariti della bontà di queste iniziative. Si fanno seminari, incontri, dove uomini e donne sono insieme, possono decidere insieme. Alcune donne sono ausiliarie veterinarie e sanno curare gli animali, alcune altre sono insegnanti di alfabetizzazione, lasciano le loro case e vanno a insegnare nei villaggi: questo è un grande valore aggiunto e un grande cambiamento per i nostri usi. Anche la direttrice della radio è una donna, così come le lavoratrici nella latteria e le contabili: abbiamo superato la divisione uomo/donna. E’importante che ciascuno svolga il suo ruolo e lavori”.
Il ruolo della donna in Africa è determinante e lo sarà ancora di più nel futuro, non solo come donne lavoratrici ma anche come attori decisionali: CISV sa che nelle donne africane si nasconde una forza immensa, capace di far vivere il continente, di affrontare guerre e shock climatici e di resistere a carestie e siccità, senza grandi discorsi, ma con la semplicità di un bicchiere di latte.
Sara Colombo
Ufficio Promozione CISV