Come ti combatto il cambiamento climatico con l’agroecologia
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di Virginia Marchisotta – Volontaria del Servizio Civile in Senegal

Qualche giorno fa siamo tornati a Warouwaye, sulla costa del Senegal, per vedere con i
nostri occhi l’impatto del progetto ECOPAS, che ci ha permesso di lavorare a fianco di
contadine e contadini per rimboschire questa zona della periferia di Dakar.

Ad aspettarci c’era l’Association des maraîchers de Warouwaye, una delle più grandi
organizzazioni della filiera agroalimentare, che riunisce agricoltori, trasportatori e
rivenditori di frutta e verdura.

In questo periodo dell’anno, molte contadine e contadini sono intenti nelle attività
quotidiane di raccolta e irrigazione dei campi, che si estendono lungo il litorale di
Yeumbeul Nord, a pochi chilometri da Dakar.
I terreni fertili di questa zona del Senegal sono particolarmente adatti alla coltivazione
della cipolla verde, della menta e degli alberi di cocco. Un buona parte dei campi è
dedicata alla produzione di melanzane e cetrioli, ortaggi molto richiesti dai mercati locali.

Molti dei coltivatori posseggono una piccola porzione di terra che coltivano con l’aiuto dei
giovani della zona ai quali riescono a offrire una possibilità di impiego nel proprio paese.
«Una parte della produzione viene utilizzata direttamente per la nostra consumazione,
mentre vendiamo i restanti tre quarti nei mercati di Dakar» racconta un coltivatore di
Warouwaye.

Grazie al sostegno del progetto ECOPAS, co-finanziato dall’unione europea, i coltivatori
di Warouwaye sono riusciti ad aumentare in maniera tangibile la produzione agricola in
una zona particolarmente complessa e fragile come quella costiera della regione di Dakar,
a ridosso della banda di filaos, una delle rare zone verdi della regione che protegge il
territorio dagli effetti del cambiamento climatico.

“Attualmente disponiamo di un terreno molto buono per le coltivazioni, ma all’inizio è stato
più complicato perché la terra utilizzata è principalmente costituita da sabbia e l’acqua da
poter utilizzare arrivava direttamente dal mare – racconta Ousmane Sow, orticoltore e
presidente dell’associazione delle e dei contadini di Warouwaye- Anche grazie al progetto
ECOPAS siamo riusciti a migliorare la fertilità del terreno grazie all’utilizzo di concimi bio
più adatti al terreno. Inoltre l’acquisto di materiali e un accompagnamento tecnico ha
permesso a contadine e contadini di aumentare la produzione di ortaggi in numeri
assoluti”.

L’associazione delle contadine e dei contadini di Waroumaye non coltiva solo ortaggi, ma
anche un grande sogno.

Tutte e tutti i soci sono uniti nella volontà di proteggere e tutelare la banda di filaos, perché
«per raggiungere uno sviluppo sostenibile dobbiamo cercare di limitare il cambiamento
climatico – commenta Ousmane Sow – Warouwaye si trova a 5 km dalla discarica di
Mbeubeuss, la più grande discarica a cielo aperto del Paese. Piantare nuovi filaos ed
estendere così la zona verde della regione potrebbe certamente contribuire alla riduzione
del rilascio di anidride carbonica proveniente dalla discarica».

L’associazione di agricoltori di Warouwaye è un esempio positivo di collaborazione tra
agricoltori e attori della società civile per un obiettivo comune: proteggere la terra
producendo frutta e verdura locali buoni per le persone e per il mantenimento della
biodiversità locale.

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