Marco Brachet ha 42 anni, una laurea in scienze forestali e il pallino della montagna, «non per vederla in cartolina o girarla da turista, ma per viverla ogni giorno» ci racconta. Così, qualche anno fa, questo lanzese doc ha deciso di acquistare alcuni terreni abbandonati per recuperarli e trasformarli in aree di pascolo, riuscendo a mettere in piedi un’azienda agricola che oggi comprende 60 capre e 3 vacche («più due gatti e due cani» tiene a precisare). Due anni fa è poi stato possibile avviare “La Capra e la Panca”, negozio di formaggi caprini sempre in quel di Lanzo, che punta a una produzione di qualità, tanto che questo settembre è arrivato il riconoscimento di “Maestri del Gusto” e l’invito a partecipare alla kermesse torinese del Salone del Gusto.
Ma cosa c’entra tutto questo con CISV? Per prima cosa, la sintonia di valori, per lo spirito con cui Marco e la moglie Monika gestiscono l’azienda, ponendo massima attenzione al rispetto dell’ambiente e dei consumatori. «La salute e il benessere dei nostri animali sono per noi fondamentali, cerchiamo di allevarli con garbo, dignità e in armonia con la natura. Ad esempio limitiamo la produzione di latte per i formaggi a 10 mesi l’anno, così da garantire il rispetto dei due mesi di pausa parto». E si punta alla salvaguardia del territorio: «All’inizio i pascoli erano invasi da piante e arbusti spinosi che li rendevano inutilizzabili e persino impercorribili. Adesso, pian piano, grazie al contributo dei nostri animali riaffiorano i vecchi sentieri, le sorgenti abbandonate, e torna la piccola fauna selvatica» spiega Marco, attento anche alla filosofia del km zero. «Tutto il fieno è prodotto nel Comune di Lanzo o Comuni vicini. Abbiamo anche costruito il caseificio vicino alla stalla, così il latte arriva in pochi minuti, appena munto, evitando lunghe fasi di trasporto che potrebbero danneggiare la qualità».
Un’attenzione alle risorse ambientali e alle persone che anche CISV mette in campo nei suoi interventi per garantire la sovranità alimentare e sostenere i piccoli contadini e il ritorno alla terra dei giovani. Ma c’è dell’altro. «Da quando abbiamo avviato l’azienda non c’è più stato tempo per nessuna attività sociale o di volontariato, d’estate soprattutto abbiamo ritmi di 12 ore al giorno ed è impossibile avere tempo libero pianificato» spiega Marco, che fin dalle elementari è stato molto attivo nel gruppo scout di Lanzo. Come fare allora per coniugare lavoro e solidarietà? Ed ecco l’idea: sostenere attraverso il proprio lavoro i progetti CISV a favore degli allevatori di capre dell’Africa occidentale. «Abbiamo deciso di mettere a disposizione del CISV i nostri formaggi scontati del 20%: con la differenza del ricavato l’associazione potrà fornire di capre le famiglie di Mali, Burkina Faso, Senegal e Guinea consentendo così l’avvio di piccoli allevamenti, per aiutare lo sviluppo locale».
Acquistando da CISV i formaggi de “La Capra e la Panca” si contribuisce dunque a sostenere i pastori dell’Africa e anche questa piccola ma dinamica azienda familiare. Come fare? potete chiedere tutte le info a Sara Colombo e Stefania Garini. Per gli amici e i sostenitori del CISV, non occorre andare fino a Lanzo per rifornirsi di tome, robiole e ricotte, ma saremo noi a fare arrivare i prodotti a Torino. Un’occasione per gustare qualcosa di buono facendo solidarietà. Mangiare per credere!