UNA NUOVA CASA PER L’ACCOGLIENZA

Abbiamo una nuova sede per accogliere le ragazze rifugiate! Ora è la casa concessa dall’Opera Barolo di via Cottolengo 24/bis a ospitare le donne inserite in un progetto di accoglienza e inserimento gestito da CISV, che fino a qualche giorno fa vivevano alla Città dei Ragazzi a Sassi.

Dopo settimane di ripristino degli spazi e pulizia accurata, nonché dei lavori necessari per sostituire la caldaia, lo scorso fine settimana abbiamo concluso anche il trasloco, trasferendo i mobili necessari e gli effetti personali delle ragazze. Non è stata un’opera da poco: i nostri grazie vanno a tutti, operatori e volontari, amici e parenti, che in quest’ultimo mese hanno speso tempo ed energie nell’aiutarci in quest’impresa! Senza di loro, e senza l’impegno delle ragazze, tutto questo non avrebbe potuto essere realizzato.

E così da qualche giorno la casa di via Cottolengo, un tempo Istituto del Rifugio voluto dalla benefattrice torinese Giulia di Barolo, il cui primo direttore spirituale fu niente meno che Don Giovanni Bosco, è tornata agli antichi splendori e vocazione, dando ospitalità a 9 ragazze e 2 bambini meticolosamente seguite dall’equipe educativa della cooperativa Cisv Solidarietà: Fatma e Sabir, Raha, Aalyia, Ifraax, Ikran, Leyla, Hodan, Zamzam, Faisa.
Non si è interrotto, anzi si è rinvigorito, l’impegno nel gestire e animare il progetto, che prevede un accompagnamento educativo costante a queste donne: seguire l’iter per ottenere i documenti necessari, sostenerle nella formazione e nella ricerca di lavoro, accompagnarle in un percorso che prenda in cura la loro situazione sanitaria.
A questo progetto si affianca ormai da tempo una ventina di altri rifugiati che, pur non abitando la casa di via Cottolengo, vengono seguiti e supportati dalla squadra di operatori CISV.

Tante storie e tanti vissuti, ma anche tante sfide che siamo pronti a raccogliere, per continuare a sostenere queste donne e tutte quelle che incontreremo in questo splendido percorso, insieme a tutti quelli che già si adoperano a diverso titolo nell’aiutarci in quest’impresa non semplice, a fianco dei Sud nel nostro Nord.

Katia Bouc – operatrice progetto Accoglienza

Info storiche: L’istituto del Rifugio in Valdocco