Il nuovo Atlante delle risorse naturali di Dakar
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di William Foieni, Coordinatore CISV del Progetto ECOPAS

Di recente è stato pubblicato L’Atlante delle risorse naturali della banlieue di Dakar, un documento divulgativo realizzato dal centro di ricerca no profit Economia e Sostenibilità – EStà nel quadro del progetto ECOPAS, coordinato da CISV e finanziato dall’UE all’interno del Programma 2014-20 “Sostegno alla società civile”.

Ma perché è importante un simile documento?

L’Atlante innanzitutto è stato concepito come qualcosa di diverso da una sommatoria di ricerche specifiche e settoriali presentate attraverso cartografie e mappe; al contrario, è un prodotto in grado di restituire una lettura e una comprensione del territorio più ampie, intersecando temi e ricerche all’apparenza molto lontani.

Ciò lo rende interessante sia per il lettore, che può sfogliare, conoscere e appassionarsi a questioni e analisi presentate con una grafica accattivante, sia per i soggetti che hanno preso parte a tutte le fasi di realizzazione del documento. Il lavoro è infatti frutto della collaborazione di numerosi attori: dai partner di progetto (IPSIA e HydroAid) alle Università di Torino e Dakar, passando per centri di ricerca senegalesi (GreenAgro, TROPIS) e italiani (EStà), servizi tecnici statali (Eaux et Forets, ONAS, SONES ecc.), membri di 4 Comuni di studio, grafici, équipe di progetto, e chi più ne ha più ne metta.

L’Atlante è la parte conclusiva di un processo durato tre anni, basato sulla partecipazione e lo scambio tra questi diversi soggetti.
Centro nevralgico del lavoro è il grandissimo apporto delle associazioni locali e della società civile, presenti in maniera importante e decisiva nell’articolare le riflessioni e i contenuti dell’Atlante.

Sì, perché il prodotto trova la sua vera ragion d’essere non tanto nella finalizzazione quanto nel processo. La metodologia utilizzata è basata sulla partecipazione, attraverso più di un centinaio di incontri e atelier che hanno permesso di sviluppare e sviscerare i 5 temi alla base dell’Atlante: sistema alimentare, sistema idrico, occupazione del suolo, copertura vegetale, utilizzo di biotecnologie verdi [cioè applicate ad agricoltura e alimentazione, ndr] e bianche [applicate all’industria, ndr].

La convinzione di partenza è che spetti soprattutto ai cittadini definire le proprie esigenze in termini di spazio, risorse e ambiente di vita. La filosofia principale di ECOPAS è proprio tenere conto di queste preoccupazioni, in particolare in termini di utilizzo e accesso allo spazio e alle risorse naturali, e aiutare le persone a scegliere soluzioni possibili, sostenibili e desiderabili.

I quattro comuni della periferia di Dakar sulla costa settentrionale interessati dal progetto – Sam Notaire, Ndiareme Limamoulaye, Whakhinane Lanzatt Nimzatt, Yeumbeul Nord – possono diventare un laboratorio per la gestione partecipativa dello spazio e delle risorse, basata sui temi del fabbisogno alimentare, delle risorse naturali, dell’acqua, del legno, dei materiali vegetali, della gestione dei rifiuti organici, dell’uso di biotecnologie verdi per il trattamento degli scarti e delle acque reflue: tutte attività che possono portare alla creazione di micro imprese verdi.

Speriamo che l’Atlante possa essere punto di partenza di queste innovazioni e che, soprattutto, possa restituire a lettori e curiosi, un punto di vista originale e interessante. E allora… buona lettura!

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