Imprese sociali, il Senegal ospita il GSEF
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La scorsa settimana (1 – 6 maggio 2023) Dakar si è trasformata per 6 giorni nella capitale mondiale delle imprese sociali ospitando il Global Social Economy Forum (GSEF) 2023. 

E’ la prima volta che il continente africano riceve questo evento dalla portata mondiale, non a caso in Senegal, una delle nazioni indirizzate verso la valorizzazione di economie alternative più a misura di essere umano e di ambiente. 

Elena De Giosa e Sara Gianesini di CISV hanno partecipato a questo importante evento, accompagnando una delle sessioni di riflessione e scambio sui temi dell’economia circolare, la transizione agroecologica e il riconoscimento legale delle imprese sociali. 

CISV da anni lavora su questi temi, coordinando e accompagnando progetti di imprenditorialità sostenibile attraverso la cooperazione internazionale, è proprio per questo motivo che si è fatta carico di costruire e moderare uno degli appuntamenti del GSEF come Ong referente.  

Sono tantissime le tematiche affrontante durante la sessione ed è importante condividerne i risultati per la visione che ci possono offrire riguardo alle nuove sfide da mettere in campo, non solo in termini di cooperazione internazionale ma anche di sviluppo sostenibile. 

Elena ci ha raccontato alcuni degli spunti più interessanti, che riportiamo in modo da costruire un quadro riassuntivo. 

Cos’è un impresa sociale? 

Le imprese sociali possono essere definite tali quando hanno come missione quella di generare un’attività che abbia un impatto positivo a livello comunitario, hanno scopi solidaristici e obiettivi di interesse generale. 

Quali sono le difficoltà che hanno le imprese sociali in Senegal? 

Sono riconosciute a livello giuridico ma non hanno ancora reali incentivi per funzionare a dovere, è importante appoggiare il riconoscimento reale di questi tipi di economia, in quanto generatrici di buone pratiche di sostenibilità ambientale, creazione di impiego e lavoro degno. 

Cosa sono le imprese verdi? 

Le imprese verdi sono connotate da una mission che ha come centro pratiche agroecologiche ed attività di economia circolare. Un’agricoltura basata sul rispetto e la conservazione degli ecosistemi e le imprenditorialità che incentivano il reciclo e il riutilizzo, sono alcuni degli esempi di come queste imprenditorialità si basano su uno sviluppo armonioso con il territorio.  

Cosa può fare la cooperazione internazionale per appoggiare questi percorsi? 

La crisi climatica impone un cambio di rotta immediato, tanti dei paradigmi finora considerati validi in termini di sviluppo vanno assolutamente ripensati. Percorsi come quelli delle imprese sociali e verdi hanno bisogno di strumenti ed incentivi per affermarsi come i più adatti. 

La cooperazione può assolutamente essere utile in questo senso, appoggiando la formalizzazione delle piccole imprese e i processi di advocacy per fare in modo che vengano riconosciute e moltiplicate. 

Il quadro delineato durante l’incontro al GSEF di Dakar, ci regala un’ottima prospettiva di quello che è l’impegno di CISV in questo Paese. 

Grazie al progetto PRO-VIVES finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo infatti, si appoggeranno 160 imprese sociali già attive a formalizzarsi, a generare un aumento dell’impiego di personale e a migliorare il proprio impatto ambientale e sociale. Al tempo stesso si aiuterà a gestire la creazione di 40 imprese completamente nuove.

Il partner locale è CAPER, impresa sociale nata grazie all’appoggio di CISV, che ora si occuperà di formare chi ha intenzione di intraprendere percorsi simili. Sono appena iniziate le prime attività progettuali, che prevedono una fase formativa sui temi della transizione agroecologica e l’economia circolare.

Seguiremo tutti gli sviluppi nei prossimi mesi, le attività sono molte e tutte con grandi prospettive. 

Le sfide sono tante, la direzione per affrontarle è sicuramente quella giusta! 

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