Verde speranza in Mali
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Che bello prendersi il tempo e lo spazio che i social network non ci concedono per poter raccontare del nostro impegno come CISV nel mondo.

Quasi come un atto di ribellione alla fretta dello scrollare e ai pochi caratteri che ci vengono concessi, queste righe ci portano in Mali, dove da più di trent’anni lavoriamo grazie ai nostri progetti di cooperazione internazionale. Speriamo abbiate voglia di ribellarvi con noi e di leggerci per tutte le prossime righe!

Per addentrarci in questa terra mezza desertica e mezza coltivabile, ci facciamo accompagnare da Marta Zaffaroni, responsabile per CISV dei progetti nel Paese.

“È triste vedere come una situazione di crisi che pensavamo fosse passeggera sta durando già da tanti anni. Avendo conosciuto il Mali prima del 2012, è difficile non provare sconcerto pensando a quale futuro potrà svilupparsi nel territorio”, racconta Marta.

La situazione politica e sociale instabile, la crisi climatica e una mancanza strutturale di servizi, fanno del Mali un contesto in una situazione complessa e difficile per i suoi abitanti. Ma che cosa succede nel Paese di Timbuktu, della stirpe Dogon e celebre tappa delle rotte commerciali inter-africane?

Come in tutta l’area circostante, che comprende Paesi come il Niger, il Burkina Faso e la Guinea, si stanno scardinando i rapporti con l’ex colonizzatrice Francia e con l’Unione Europea in generale, stringendo ora alleanze politiche e commerciali con Cina o Russia. Le basi ONU sono state chiuse e anche la missione di pace “MINUSMA”.

“C’è una tendenza a semplificare queste spinte come esclusivamente decolonizzanti, religiose, etniche o di controllo politico territoriale. Le sfumature sono invece molte e i gruppi che si contendono i territori altrettanti”.

Il governo militare non ha mai concretizzato un’inizialmente promessa transizione democratica e ora deve fare i conti con un continuo sabotaggio da parte dei diversi gruppi armati. Mine, saccheggi, tasse illegittime, abusi, arruolamento di giovani senza alternative scuotono costantemente il Paese e rifocillano il conflitto.

Prosegue Marta, “È in questo contesto che i nostri progetti hanno dovuto adeguarsi a una situazione mutevole e di emergenza. La sicurezza alimentare è da tempo uno dei problemi del Mali ma ovviamente in queste condizioni tutto peggiora”.

Arriviamo quindi a SURE2, il progetto che vede protagoniste alcune famiglie e cooperative di Douentza,al quale lavoriamo con LVIA e WEWORLD sostenuti dall’AICS.

“In questa zona rurale si coltivano soprattutto miglio, riso, arachidi, e il fagiolo niebé. Lavoriamo per sostenere l’orticultura, affinché ci sia una garanzia di autonomia alimentare per le persone coinvolte e per generare anche delle fonti di reddito, visto che le verdure hanno un buon valore economico sul mercato.”

Distribuzione di sementi, formazione in tecniche agricole, trasformazione di alimenti ma anche distribuzione di bestiame per garantire un sostegno necessario in una zona duramente colpita dal conflitto. Le azioni di progetto si incastrano per fare in modo che le persone coinvolte abbiano diversi tipi di opportunità: We World si occupa di assistenza monetaria per le famiglie più vulnerabili e di assistenza all’infanzia. LVIA invece concentra le proprie azioni sulla formazione sulla malnutrizione a personale sanitario e sull’accompagnamento ad alcuni centri di salute.

“Siamo felici di poter continuare con la fase tre del progetto che partirà a breve e di migliorare le nostre azioni. Speriamo di poter allargare ancora a più persone questo genere di opportunità. Le autorità locali ci hanno espresso una grande soddisfazione per il lavoro compiuto in questi anni, questo ci fa capire di star facendo qualcosa di necessario ed importante”.

Ringraziamo il lavoro quotidiano dell’equipe di CISV in Mali che con professionalità e tatto porta avanti queste importantissime azioni in un contesto in cui sono fondamentali e piene di speranza.

Se dovessimo dare un colore alle nostre attività, sicuramente sceglieremmo il verde. Non vediamo l’ora di raccontarvi SURE3, nel frattempo ringraziamo Marta per questo viaggio/chiacchierata e per tutta la passione che esprime quando racconta dei posti che per lei sono casa e impegno.


Il progetto SURE Fase 2- Progetto di emergenza per l’assistenza e la resilienza delle popolazioni vulnerabili colpite dal conflitto a Douentza, Mali- Fase 2 è realizzato da CISV con WeWorld e LVIA ed è cofinanziato dall’AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

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