Dal diritto al cibo all’imprenditorialità agricola: il Burkina Faso ha visto una rete di 28 Fondazioni bancarie, 7 ONG, 25 organizzazioni contadine locali, 27 associazioni di migranti burkinabè, vari Comuni Italiani e burkinabé incidere con forti azioni di sviluppo in sette Regioni rurali del Paese.
Un intervento su vasta scala, con un investimento di 4,5 milioni di euro e collaborazioni attive anche con Regione Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano e Regione Veneto.
L’obiettivo raggiunto è stato quello di contribuire a migliorare la qualità di vita della popolazione, partendo dal fondamentale diritto al cibo, in particolare di 9.500 beneficiari diretti e di circa 60.000 indiretti per migliorare la qualità e la quantità delle produzioni locali e per attivare meccanismi capaci di dare basi solide a uno sviluppo sostenibile, endogeno e duraturo.
Grazie al lavoro di CISV, a Mogtedo, nella provincia di Ganzourgou, le 200 donne che gestiscono il Centro di Trasformazione del Riso Etuvé (un riso stufato, dal buon sapore e con elevate proprietà nutrizionali) oggi dispongono di attrezzature moderne e di competenze gestionali e commerciali che hanno permesso loro di arrivare a produrre oltre 300 tonnellate di riso étuvé all’anno, con un aumento del 75% della produzione e del 40% della vendita in 3 anni.
Inoltre sono 1.495, di cui 869 donne, i produttori che si sono avvalsi del warrantage, un sistema di microfinanza rurale che evita di svendere il raccolto, ricevendo un prestito a fronte dello stoccaggio di parte della produzione in magazzini sicuri, e che hanno ricevuto in prestito 116.000 € investendoli per la maggior parte in attività di piccolo commercio, acquisto di equipaggiamenti o input agricoli o per l’avvio di nuove attività generatrici di reddito.
Leggi il volume dedicato ai risultati di progetto: Fondazioni for Africa Burkina Faso.
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