Le donne in Benin, tra tradizione e diritti
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di Sara Perasso, volontaria in Servizio Civile in Benin

Siamo ad Adjohoun in Benin, dove il Centre Vignon si prende cura delle bambine vittime della tratta, di violenze e matrimoni forzati. Qui, negli ultimi mesi ho prestato servizio civile collaborando con l’ufficio dell’assistente sociale del Centro. Molti casi hanno assorbito la mia attenzione e tante persone incontrate non le dimenticherò mai più.

La maggior parte delle persone che si sono rivolte a noi per chiedere aiuto sono donne e molte di loro sono minorenni.

Ogni caso è particolare e i dettagli si differenziano da caso a caso, ma sicuramente si possono individuare dei denominatori comuni tra le varie problematiche e dinamiche affrontate.

L’utente medio dello sportello è donna, di età compresa tra i 17 e i 25 anni, molto spesso analfabeta o con una scarsa conoscenza della lingua francese.

Molte di loro sono ragazze che hanno abbandonato gli studi, ancora prima di ottenere il diploma.

Le gravidanze precoci, i matrimoni forzati e il dover aiutare economicamente la propria famiglia sono tra le principali cause dell’abbandono scolastico.

Molte ragazze si ritrovano spesso sole e senza nessun tipo di sostegno ad affrontare una gravidanza o, nel peggiore dei casi, un aborto (praticato illegalmente); altre sono costrette ad andare a lavorare molto giovani, spesso come apprendiste sarte, parrucchiere o venditrici, per poter aiutare economicamente la famiglia e altre ancora vengono obbligate dalle famiglie a sposarsi in giovane età, per assicurarsi una certa stabilità, che la famiglia d’origine non riesce a garantire.

Questo è successo ad Hélène, una ragazza di diciassette anni in apprentissage, che si è rivolta all’assistente sociale del Centre Vignon per chiedere supporto. Hélène ha scoperto di essere incinta per la prima volta a quattordici anni, ma non ha mai portato a termine la gravidanza perchè ha avuto un aborto spontaneo.

Adesso è di nuovo incinta ed è stata ripudiata dalla famiglia a causa dei suoi comportamenti nei confronti degli uomini, ritenuti poco “ortodossi”. La ragazza è andata ad abitare per un certo periodo dalla famiglia del fidanzato ma, nel frattempo, i rapporti tra i due – già precari – sono ulteriormente peggiorati e Hélène ha deciso di lasciare l’abitazione in cui si trovava e andare ad abitare dalla nonna, la quale però non riesce a mantenerla.

La ragazza è consapevole che il sostegno economico di cui ha bisogno, per lei e il bambino, può averlo solo dalla famiglia del suo fidanzato e non le resta che cercare un compromesso con lui e tornare dalla sua famiglia.

In Benin, patria del voodoo, le credenze legate all’animismo e alla stregoneria permeano la vita della maggior parte delle persone e le dinamiche all’interno del ménage familiare non ne sono escluse. Tra i casi che abbiamo affrontato, uno trattava proprio di questa tematica.

Albertine, madre di cinque figli, si era rivolta a noi, poiché, a causa delle violenze perpetrate dal marito, aveva deciso di andare via di casa, portando con sé il figlio più piccolo.

A causa di questa scelta, il marito l’aveva minacciata con la promessa di una maledizione sul figlio. La donna, non volendo denunciare il marito per le violenze, aveva preferito trovare un accordo e riconciliarsi con lui, poiché temeva che anche dal carcere il marito potesse rivelarsi una minaccia per il benessere del figlio.

Albertine, anche se consapevole delle circostanze in cui si trova, è obbligata a sacrificare i suoi diritti, in nome di una tradizione che tende ad annullare tutto il resto.

In un contesto sociale di questo tipo, la forte presenza delle tradizioni e della religione, unite alla mancanza di mezzi di sussistenza e alla povertà, sono elementi che generano dinamiche particolari, in cui le donne difficilmente riescono ad emanciparsi.

In questi anni insieme ad Action Plus, la nostra associazione partner in loco, noi di CISV ci siamo impegnati nell’ambito dell’empowerment di genere, a fianco delle donne e a tutela dei loro diritti.

Scopri qui cosa fa il Centro Vignon

 

 

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