In Mauritania le donne, specialmente nei contesti rurali, hanno difficoltà ad accedere a dei crediti per le proprie attività di impresa. Le ragioni sono svariate: mancanza di garanzie, scarsa conoscenza delle procedure e la mancanza di strutture bancarie nelle aree rurali, tra tante altre.

Per questi motivi, soprattutto nelle campagne, si sono sviluppate delle forme alternative ed autogestite di microcredito, tra le più famose e diffuse le cosiddette “Tontine“. Un gruppo di persone si organizza per raccogliere periodicamente delle quote che poi possono essere assegnate ai partecipanti che ne hanno più bisogno per investimenti ed acquisti. I prestiti vengono poi restituiti e rimessi in circolo per altre persone facenti parte del gruppo.

Questi sistemi finanziari tradizionali non sono in grado però di soddisfare tutte le esigenze delle donne imprenditrici, per questo grazie al progetto “Promozione dell’imprenditorialità ed empowerment femminile” stiamo lavorando per sostenere i processi di micro-finanza in modo più ampio e strutturato.

All’inizio del progetto è stato realizzato uno studio che ha permesso di avere una buona comprensione del contesto attuale nel Paese e di individuare le soluzioni adeguate alle esigenze specifiche delle donne interessatre. È stato creato un fondo di credito presso delle istituzioni di microfinanza valutate positivamente dallo studio, utilizzando criteri di selezione oggettivi. Nell’ambito del progetto è stata realizzata anche una formazione in materia di gestione ed educazione finanziaria, che permetterà alle donne di gestire i crediti in maniera più consapevole e mirata.

Il fondo di credito del progetto aumenta le opportunità di finanziamento per tutte le donne partecipanti alle attività e permette di fare delle scelte di vendita dei prodotti agricoli senza doversi accontentare di qualsiasi offerta. Questo garantisce una miglior gestione dei prodotti e dell’economia famigliare.

Le tontine femminili, il fondo di micro-credito, le formazioni e l’accompagnamento del progetto aiutano a rendere più autonome e libere le donne mauritane. Le differenze di genere si appiattiscono anche così!

A presto, per prossime belle storie dalla Mauritania.

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