IN VENEZUELA IL TEMPO VOLA …

Testo di Federica, SVE Venezuela

 
Aerei, treni, orari da far coincidere per arrivare in tempo per i colloqui. L’attesa di una risposta mentre le giornate vanno avanti come se nulla stesse per succedere. Una mail ci conferma che siamo stati selezionati per partecipare allo Sve lungo in Venezuela. Per qualcuno è un inizio, per altri è la ricerca della propria strada, per altri è la speranza di entrare a far parte di un mondo finora solo studiato sui libri. Un’altra attesa, questa volta più snervante, ansiosa, con sospiri e interrogativi. E poi, in un batter d’occhio siamo a Parigi, insieme, pronti a partire per il Sud America. Sorridenti, carichi, entusiasti, curiosi. Arriviamo a Caracas, affamati, stanchi e ancora increduli.

Grazie ad uno sconosciuto che ci avvisa che hanno cambiato il gate dell’aereo per El Vigia non perdiamo l’ultimo volo. L’arrivo è decisamente caldo, umido, frastornato, e noi non smettiamo di sorridere e di guardarci intorno. Finalmente arriviamo in posada e crolliamo per svegliarci ancora più felici, un’ora in anticipo rispetto alla sveglia e ci godiamo il panorama e il primo risveglio dall’altra parte del mondo chiedendoci se quella che vediamo dalla finestra sia Merida. E così inizia davvero l’avventura, gli zaini e le valigie sistemate sul tetto della Jeep di Ignazio e incontriamo Cate, il servizio civile, il braccio destro di Ignazio e il nostro primo appoggio, sostegno e guida in loco.

Veniamo sistemati nelle rispettive famiglie che ci ospiteranno, andiamo a vedere dove lavoreremo per i prossimi nove mesi e inizia così un turbine di emozioni che ad oggi ci porta a guardare il calendario e a renderci conto che sono passati già due mesi e mezzo da quel giorno a Parigi. Com’è possibile? Quando è passato tutto questo tempo? Abbiamo vissuto, ci siamo integrati in una realtà del tutto nuova, abbiamo conosciuto i colleghi, i nostri bimbi, abbiamo cercato casa, siamo stati al mare. Davvero??

Ogni giorno ci rendiamo conto di quanto questo progetto si stia trasformando in un’esperienza di vita, di quanti ricordi stiamo costruendo, ognuno per sé e tutti e quattro insieme. Siamo sempre più affezionati ai nostri bimbi ed alle loro storie, cerchiamo di capire e riflettere sulla realtà contraddittoria ed affascinante di questo paese. Le sfide sono all’ordine del giorno: arrivi a casa e non c’è acqua, esci da lavoro col sole e in un attimo sei fradicio di pioggia, il busetero ti farfuglia qualcosa che non capisci, il sapone no se consigue, ma non ci facciamo di certo scoraggiare! La carica e il sorriso non ci abbandonano!

Dal Venezuela, per ora è tutto.