FORMARSI, PER IL LAVORO E PER LA VITA

di Beatrice Carosi (*)

«Non sappiamo né leggere né scrivere, abbiamo difficoltà anche a riconoscere l’insegna del nostro villaggio quando ci spostiamo, non possiamo scrivere il nostro nome, né registrare i numeri di telefono o capire chi ci sta chiamando», così racconta Isseta Ouedraogo, appartenente all’Unione dei gruppi di donne trasformatrici di riso di Mogtedo.

CISV nell’ambito del progetto Fondazioni for Africa Burkina Faso ha organizzato un corso di due mesi di alfabetizzazione base in lingua Moré a favore dei membri dell’Union Wendwoaga des Groupements de Femmes Etuveuses de Riz du Département de Mogtedo – UGERM-W. L’obiettivo di questa formazione era rafforzare le competenze dei membri dell’Unione per la buona gestione dell’attività d’étouvage (cottura a vapore) del riso permettendogli di partecipare più attivamente alle attività del centro di trasformazione. La formazione è consistita in lezioni di lettura, scrittura e calcolo e aveva il fine di sostenere le donne del centro nella risoluzione dei problemi semplici e pratici della vita quotidiana. Il corso era destinato a 50 donne membre dell’Unione, appartenenti ai due gruppi di base che la compongono: Nabonswendé (villaggio di Mogtedo) e Zeemstaaba (villaggio di Manghin). Le lezioni hanno avuto durata di due ore per ogni gruppo di base, con una media di quattro giorni a settimana. Dopo aver frequentato il corso le donne hanno iniziato l’attività d’étouvage del riso.

Prima dell’inizio della formazione ci siamo incontrati con i due gruppi di base per ascoltare le loro aspettative e le loro inquietudini. Interessante l’intervento di un’animatrice, Simpore Aicha, che alla domanda “Quali sono le vostre aspettative?” ha risposto: «Vogliamo formarci, imparare per poter sviluppare il nostro villaggio e poter gestire al meglio il nostro centro». Questa volontà era accompagnata dalla necessità di saper leggere e scrivere per riuscire ad avere, come ha detto la Presidentessa dell’Unione Mariam Kabore, «un maggior controllo della nostra vita».

Nei due mesi di formazione le donne hanno partecipato con assiduità al corso, sostenendosi a vicenda e cercando di portare a termine i compiti assegnati loro nella settimana. Durante le supervisioni ci hanno coinvolti nella loro attività, cercando a loro volta di insegnarci a scrivere alla lavagna parole in Moré e a ripeterle con la giusta intonazione. La formazione si è conclusa a fine giugno con una valutazione finale e la consegna degli attestati. Le donne si sono ritenute soddisfatte del lavoro svolto, ma hanno ancora voglia di rafforzare le loro conoscenze. Per questo motivo hanno proposto di continuare con un auto-formazione all’interno dei due gruppi. La vicesegretaria dell’Unione, Claire Kabore, ha sottolineato: «Le nozioni apprese saranno utili dal punto di vista lavorativo, in quanto ora possiamo leggere il peso dei sacchi di riso sulla bilancia e gestire i nostri guadagni, ma anche dal punto di vista della vita quotidiana perché possiamo aiutare i nostri figli a scuola e capire le procedure per richiedere i certificati di anagrafe e stato civile». L’attività si è chiusa con la consegna degli attestati di fine corso e una bella foto di gruppo. Anche questa sfida è stata affrontata con orgoglio e determinazione da donne sempre capaci di mettersi in gioco nonostante l’età, le difficoltà e i pochi mezzi a disposizione.

“ LA VRAIE ÉMANCIPATION DE LA FEMME C’EST CELLE QUI RESPONSABILISE LA FEMME, QUI L’ASSOCIE AUX ACTIVITÉS PRODUCTRICES, AUX DIFFÉRENTS COMBATS AUXQUELS EST CONFRONTÉ LE PEOPLE” ( THOMAS SANKARA – LA LIBÉRATION DE LA FEMME : UNE EXIGENCE DU FUTUR – 8 MARS 1987)

(*) cooperante CISV nel progetto Fondazioni for Africa Burkina Faso