Il diario di viaggio di Paolo Martella, socio CISV alla scoperta dei progetti, della cultura e della geografia senegalese.
5, 6 luglio 2023
Arriviamo all’aeroporto Blaise Diagne che è sera. Per me, volontario da scrivania, è il secondo Paese di CISV visitato dopo il Burkina Faso. Non posso negare di essere un po’ emozionato anche se la presenza di Federico Perotti con la sua esperienza africana di lungo corso, mi infonde fiducia. All’aeroporto ci aspetta Lume con il classico cartello di benvenuto. Lungo la strada per la città stridono i classici contrasti dei paesi africani. Li conosciamo e tanti ce li hanno raccontati ma passare in un lampo dalle architetture avveniristiche della nuova città direzionale Diamandjiao, con in testa lo stadio olimpico e la Dakar Arena, ai disordinati conglomerati urbani che costeggiano l’autostrada per chilometri e chilometri, crea un certo effetto.
Fa molto caldo. A luglio non può che far caldo in Senegal, ma la consapevolezza aiuta fino ad un certo punto; la mia prima notte senegalese è faticosa nonostante il ventilatore. Al mattino i padri oblati di Maria, che ci hanno ospitati, ci offrono un caffè; sono una bella e accogliente comunità di 7 persone.
Nell’ufficio CISV a Dakar
Lume è tornato a prenderci e c’è anche Sara Gianesini, la rappresentante CISV in Senegal, ad accoglierci con una deliziosa inflessione della voce che tradisce inequivocabilmente le sue origini venete. Ci rechiamo insieme alla nuova sede CISV di Dakar dove troviamo l’equipe dei collaboratori locali al lavoro. Dal balcone dell’ufficio si scorgono cantieri un po’ ovunque, un colpo d’occhio che offre una tangibile sensazione di effervescenza della capitale. Proprio ieri sera Lume, sulla strada dall’aeroporto, ci ha detto che ci sono tre grandi cementifici in piena attività nel Paese, e si vede. Nella mattina Federico e Sara hanno colloqui con l’equipe locale per fare il punto della situazione sulle iniziative in corso; in particolare l’attenzione va al poliedrico Progetto PROVIVES (Progetto di valorizzazione dell’impresa verde e sociale per l’innovazione, la crescita e il lavoro) succeduto al PAISIM, che vede al lavoro una rete di attori italiani, con CISV capofila, e locali, con un ruolo di primo piano svolto da CAPER, ente di formazione promosso anche da CISV alcuni anni fa.
Siamo ormai nel pomeriggio. È ora di partire per Louga, cuore pulsante di tanti progetti e iniziative di CISV in 35 anni di storia della nostra associazione in Senegal. Lume è gentile a scegliere una strada un po’ più lunga per consentirmi di vedere la “corniche“, la strada del lungomare di Dakar, un serpentone con giardini e locali eleganti ma anche un posto dove la speculazione edilizia impazza più che sulla nostra riviera ligure. I palazzi di pregio appena terminati o ancora in costruzione, con appartamenti venduti a prezzi da capogiro, lasciano al viaggiatore solo sparuti e radi scorci di vista mare. A quanto pare nel Senegal in divenire c’è una classe abbiente abbastanza numerosa che può permettersi queste location di prestigio, stride il contrasto con la gente della strada che cerca di sbarcare il lunario con lavoretti e con il piccolo commercio informale.
Il lungo cammino verso la parità di genere
Ho il modo per vedere dalla strada il grande monumento del “rinascimento africano” che troneggia su un cucuzzolo e a proposito del quale Sara rileva un certo retropensiero visto che la composizione include un uomo gigantesco che quasi trascina dietro di sé una donna molto più piccola. Come a dire che il protagonismo femminile, per il quale molti dei nostri progetti si spendono, deve fare ancora un po’ di strada per affermarsi nel non detto e non scritto di un “DNA sociale” profondamente radicato ma in cambiamento.
Posizioni tranchant su questi argomenti sarebbero insensate e semplicemente porterebbero a non poter implementare nessun tipo di collaborazione. Si rende necessario trovare forme di cooperazione intelligente, capaci di fermezza nel manifestare e vivere concretamente i valori a cui teniamo e insieme comprendere le diverse sfaccettature culturali dei contesti in cui ci si immerge.
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